Pomodori

Verdi, gialli, rossi, piccoli come ciliegie o grandi da tagliare a metà e gustarli con olio, sale e basilico. Da secoli i pomodori sono sulle nostre tavole, soprattutto in estate. La tradizione del pomodoro crudo in insalata o della salsa di pomodoro per condire gli spaghetti è partita dal sud Italia, per poi diffondersi nel mondo anche grazie alla pizza. Di certo, sui pomodori c’è molto da scoprire: ecco diverse curiosità tra scienza, cultura e cucina che vale la pena raccontare.

Il pomodoro è una verdura o un frutto? Il pomodoro è un frutto. Lo sono anche cetrioli, peperoni, zucca, piselli e melanzane in quanto crescono dai fiori e hanno semi. Secondo i botanici, infatti, un frutto è la parte della pianta che si sviluppa da un fiore ed è anche la sezione della pianta che contiene i semi, mentre le altre parti delle piante sono considerate verdure e includono gambi, foglie e radici.

È vero che il pomodoro fa bene? Molto. Perché, tra l’altro, è fonte di vitamina C e vitamine del gruppo B, fosforo, calcio e potassio. Secondo numerosi studi scientifici i pomodori cotti fanno anche meglio di quelli consumati freschi: cucinandoli per 15 minuti, infatti, si rompe la parete cellulare del pomodoro, che rilascia il licopene, un prezioso antiossidante che riduce il rischio di alcuni tumori e agisce anche contro il colesterolo alto e malattie cardiache.

Quando è meglio non mangiare pomodori? L’allergia al pomodoro è una delle più diffuse: può manifestarsi con sintomi a carico dell’apparato gastrointestinale ma anche con manifestazioni di tipo cutaneo. Inoltre, il consumo di pomodoro dovrebbe essere evitato da chi soffre di disturbi gastrointestinali; il consumo di pomodoro potrebbe anche interferire con l’assunzione di diuretici.

Perché non vanno conservati in frigo? Perché il freddo interferisce con gli enzimi che conferiscono al pomodoro il suo gusto caratteristico: sotto i 12 gradi, infatti, il pomodoro interrompe la maturazione che è ciò che gli conferisce più sapore.